lunedì 19 ottobre 2009

situazione OMNIA

Omnia: l’azienda non ritratta i licenziamenti di Marco Campagnolo Nessun cambiamento di rotta da parte di Omnia sul licenziamento degli operatori della sede eporediese. Ieri si è tenuto un incontro tra azienda e sindacati, ma nella gestione dell’emergenza non si sono registrati passi aventi.A fronte della richiesta unitaria delle sigle sindacali (Fim Fiom Uilm e Slc Fistel Uilcom) di annullare la procedura aperta all’inizio del mese per il licenziamento collettivo dei 39 dipendenti, anche a fronte della sospensione dello sfratto esecutivo (che era una delle ragioni portate per la chiusura della filiale eporediese), l'Azienda ha solo ribadito le motivazioni che stanno alla base della decisione di chiudere la sede di Ivrea, atto a suo dire “dovuto” vista la situazione di grave crisi finanziaria della Società, che impedirebbe di sostenere i costi logistici di trasferimento/installazione delle postazioni e apparecchiature in altro luogo.Inoltre l’azienda ha anche evidenziato come lo sfratto sia sì stato rinviato, ma come tra una quindicina di giorni sarà esecutivo. «E a tale proposito – ha in seguito commentato Lino Malerba della Fiom – sarebbe meglio che Olivetti multi Service dicesse qualche parola chiarificatrice sulle proprie intenzioni. Da una parte, infatti, è ovvio che pretenda l’affitto per i propri locali, dall’altra è far sì che le sue richieste diventino una scusa per Omnia per licenziare 39 persone».Secondo la legge, dopo l’incontro di ieri ci sono ora 45 giorni per le trattative tra azienda e sindacato. Trattative che se non porteranno a nulla, come prevedibile, si sposteranno nella sede istituzionale della Regione. «Ma la nostra intenzione – ha continuato Malerba – è non aspettare i tempi della legge per coinvolgere le istituzioni. Noi chiediamo fin da subito un tavolo per trovare una soluzione per questi lavoratori. Soluzione che deve muoversi in una logica di tutela dei posti di lavoro e di mantenimento delle professionalità».Non puntano quindi ad ammortizzatori sociali i sindacati, ma a una soluzione definitiva e reale. Soluzione per la quale ritengono che devono agire in prima fila le amministrazioni pubbliche, cercando di coinvolgere anche quei soggetti che operano in campi analoghi ad Omnia (call center) sul territorio

Nessun commento:

Posta un commento